Borse sui massimi. Record per lo S&P 500

Al momento stai visualizzando Borse sui massimi. Record per lo S&P 500
  • Categoria dell'articolo:News e Mercati
  • Autore dell'articolo:
  • Tempo di lettura:5 minuti di lettura

Quella appena trascorsa è stata una settimana breve per i mercati a causa delle festività pasquali e si è rivelata ancora una volta favorevole ai mercati azionari globali, nonostante le attese fossero per un massiccio ribilanciamento che avrebbe comportato vendite di azioni e acquisti di obbligazioni.

Rendimenti generalmente positivi sui comparti del re-opening ma anche sulla componente tecnologica in controtendenza rispetto alle settimane precedenti. Molto bene quindi Stati Uniti e mercati emergenti (componente asiatica) più esposti verso titoli tecnologici.

Rendimenti settimanali, borse sui massimi
Rendimenti in valuta locale

Borse sui massimi. L’indice S&P 500 sale sopra 4.000 punti

Esattamente un anno fa l’indice era di poco superiore ai 2200 punti facendo segnare un guadagno pari all’ 80%. Bisogna sottolineare ancora una volta la capacità di questo indice di crescere nel lungo periodo essendo stato in grado negli ultimi 30 anni di decuplicare il proprio valore.

A scatenare gli acquisti frenetici degli ultimi giorni sono state le chiare aspettative positive rispetto al report del mercato del lavoro USA, unitamente a quello che in gergo si chiama FOMO (Fear of Missing Out): la paura di perdere il rialzo del mercato. Ormai è evidente che la ripresa ci sarà e che la pandemia sarà sconfitta o perlomeno molto ridimensionata.

Le attese per il report sull’occupazione propendevano per dati forti grazie al progredire del processo di vaccinazione e delle riaperture. Così in effetti è stato: sono stati creati 916 mila nuovi posti di lavoro non agricoli contro aspettative di 647 mila, e anche il dato del mese scorso è stato rivisto al rialzo a 468 mila (da 379 mila). La disoccupazione è scesa al 6% (ricordiamo che era al 3.5% prima dell’inizio della pandemia e che era salita al 14.85% ad aprile 2020).

Disoccupazione USA, borse sui massimi
Report sul lavoro USA

Il  nuovo e imponente piano infrastrutturale negli USA

Nel corso della settimana è stato presentato il nuovo piano infrastrutturale USA da 2250 miliardi di dollari. Si tratta certamente di una politica espansiva per l’economia anche se il fatto che sarà finanziato soprattutto attraverso aumenti delle tasse alle imprese potrebbe non piacere ai mercati. Per il momento ci si è concentrati sugli aspetti positivi, probabilmente nell’assunzione che una maggioranza risicata al Senato costringerà i democratici a contenere l’aumento della tassazione. L’argomento tassazione è quindi solo rimandato e sarà al centro del dibattito nei prossimi mesi negli USA e lo sarà sicuramente anche in Europa una volta che l’emergenza relativa alla crisi sanitaria sarà rientrata.

La ripresa economica

Il miglioramento della situazione sanitaria e i piani di stimolo imponenti sembrano allinearsi a favore di una ripresa economica veloce.  I mercati azionari stanno anticipando questa dinamica e il trend si mantiene saldamente al rialzo. Alcuni aspetti meritano però di essere monitorati nelle prossime settimane:

  • Eccesso di euforia. I mercati non sono mai scontati e quando si ha l’impressione che possano solo salire, l’eccesso di euforia rischia di diventare pericoloso. Come non bisogna farsi prendere dall’angoscia quando i mercati scendono, è altrettanto saggio rimanere calmi durante queste fasi e magari ribilanciare il portafoglio.
  • Policy errors. I rialzi degli ultimi anni sono sicuramente frutto di politiche espansive generalizzate e duratore. I mercati hanno dimostrato di soffrire altamente l’innalzamento dei tassi d’interesse soprattutto sulla loro componente Growth, ma i governi e le banche centrali prima o poi dovranno affrontare il tema.
  • Incidenti di mercato. In un mercato sempre più interconnesso e con grandi quantità di liquidita, sono sempre più frequenti episodi di Short Squeeze (Game stop) e di grandi default come quello che ha colpito il grande family office Archegos.

Le indicazioni operative in questo scenario di mercato devono come sempre essere guidate dalla pianificazione strategica. Come non bisogna farsi prendere dal panico durante le fasi negative di mercato, non bisogna farsi prendere dall’euforia durante le fasi espansive di mercato. Questo non significa assolutamente che è arrivato il momento di liquidare gli asset più performanti oppure inserire ulteriore volatilità in portafoglio, ma si tratta semplicemente di riallineare l’asset allocation a quella pianificata ex ante.

 

 

 

 
I contenuti di queste note e le opinioni espresse non devono in nessun caso essere considerati come un invito all’investimento. Le analisi non costituiscono mai una sollecitazione all’acquisto o alla vendita di qualsivoglia strumento finanziario. Queste note hanno per oggetto analisi finanziarie e ricerca in materia di investimento. Qualora vengano espresse delle raccomandazioni, queste hanno carattere generale, sono rivolte ad un pubblico indistinto e mancano dell’elemento della personalizzazione. Sebbene frutto di approfondite analisi, le informazioni contenute in queste note possono contenere errori. Gli autori non possono in nessun caso essere ritenuti responsabili per eventuali scelte effettuate dai lettori sulla base di tali informazioni erronee. Chi decide di porre in essere una qualsiasi operazione finanziaria sulla base delle informazioni contenute nel sito lo fa assumendone la totale responsabilità. Si ringraziano il dott. Lorenzo Ippoliti e il suo team.
Binelli Andrea consulente finanziario indipendente attivo su tutto il territorio nazionale e fisicamente presente sulle provincie di Milano, Bergamo, Sondrio, Pavia, Cremona, Mantova, Piacenza, Parma e Reggio Emilia.